martedì 7 luglio 2015

Wild Atlantic Way

La vita di città è senza dubbio di estrema comodità, basta attraversare la strada per comprare tutto ciò di cui abbiamo bisogno, negozi aperti ad ogni ora del giorno ed ogni sorta di bene di prima necessità a portata di mano. Però vivere nello smog, nel rumore e nel grigiore dei palazzi tutto il tempo, crea in ognuno di noi un desiderio di evasione, la voglia di viaggiare e di scoprire posti rimasti ancora selvaggi, dove la presenza dell’uomo non sovrasti la bellezza della natura. Senza dubbio posti del genere al giorno d’oggi sono molto difficili da trovare e soprattutto richiedono un notevole sforzo economico per raggiungere questi ultimi paradisi terrestri. Eppure ci sono luoghi che riservano molte sorprese inattese, ed alcuni sono proprio dietro la nostra porta di casa, basta spostarsi solo qualche chilometro dal centro cittadino, che si aprono scenari stupendi, scorci di natura incontaminata dove perdersi respirando aria pulita.
In questo articolo voglio parlare di un itinerario mozzafiato (magari un tantino fuori mano) per veri amanti della natura, della bellezza e dei viaggi on the road, la Wild Atlantic Way.
La Wild Atlantic Way è un percorso di ben 2500 Km che si snoda lungo tutta la costa Occidentale dell’Irlanda, partendo dalla contea di Donegal, la più a nord dell’isola, attraversa le varie contee di Sligo, Mayo, Galway, Clare, Limerick, Kerry, fino ad arrivare alla contea più a sud, Cork. Un viaggio che regala emozioni mozzafiato, immerso tra verdi colline, laghi, scogliere a picco sul mare, cittadine incontaminate, spiagge di surfisti, pascoli, strade al limite della percorribilità, greggi di pecore, castelli, torbiere, muretti a secco, cascate, villaggi di pescatori e chi più ne ha più ne metta.
Un’esperienza unica nel suo genere, immersi nella natura selvaggia. Profumi di salsedine, si alternano al fresco profumo dell’erba, inebriando le narici e facendoci provare una sensazione di libertà ed appagamento. Dal faro di Malin Head alle scogliere di Slieve league, dalle colline del Connemara alle Cliff of Moher, dall’isoletta di Achill Island al Ring of Kerry, un esplosione di colori e paesaggi idilliaci. Le soste lungo i villaggi dislocati lungo il percorso, donano una nota di relax, assaporando un buon caffè osservando il mare, o bevendo una buona pinta di Guinness al calore di un focolare che sprigiona profumi di torba.
Un mio personale consiglio è quello di non prenotare gli alloggi, in quanto si è più liberi di girare, senza avere alcuna meta, così da far sosta dove si vuole, senza dover fare tappe obbligate e senza dover guardare l’orologio mentre si sta seduti su una spiaggia ad osservare il tramonto. Lungo il tragitto sono dislocati innumerevoli B&B di ottima qualità, in posti meravigliosi e con proprietari estremamente gentili e disponibili. Al calar del sole basta entrare in un qualsiasi pub di una qualsiasi cittadina, per cenare, e naturalmente bere, ascoltando della buona musica tradizionale Irlandese, immersi nello spirito e nella calorosa accoglienza tipica del popolo Irish.
In conclusione, se volete perdervi in una disarmante bellezza, se volete farvi cullare dal vento, se volete respirare profumi estasianti il tutto condito da un pizzico di sana avventura, non potete farvi sfuggire l’occasione di percorrere questo meraviglioso itinerario.
Vi lascio con un pezzo dei Solomon Gray, due ragazzi che hanno percorso la Wild Atlantic Way a bordo di un furgoncino Volkswagen, catturando e registrando suoni lungo il viaggio, ed hanno composto cinque pezzi aventi per nome i cinque colori caratteristici dei paesaggi incontrati e che rispecchiano appieno lo spirito di questa avventura. La mia proposta è Green.


Go n-éirí an bóthar leat!


Nessun commento:

Posta un commento