giovedì 25 febbraio 2016

People watching

Finalmente la mia passione nell'osservare la gente è diventata una cosa trendy ed ha persino un nome, il "People watching" un enorme passo avanti rispetto all'antiquato ed un po' perverso "Voyeur". Rimanere in silenzio in un angolo a guardare le persone, sta diventando sempre più comune e normale, io personalmente l'ho sempre fatto, ma non la reputo affatto un qualcosa di strano o morboso, è un modo come un altro di viaggiare, immaginare vite diverse e posti nuovi, interessi strani, inventare storie, insomma un vero e proprio trip mentale.
Il corpo, i volti, gli occhi delle persone che ci circondano, sono già di per se una storia tutta da leggere, già da soli riescono a raccontarci qualcosa, sensazioni, sentimenti, paure che spesso non possono essere trattenute dentro e che finiscono con il manifestarsi agli occhi di chi osserva. Il People watching potrebbe sembrare una di violazione della privacy, in realtà l'osservatore prova una sorta di rispetto nei confronti di chi sta guardando, non si è mai invadenti ne tantomeno si danno giudizi, semplicemente si osserva in rispettoso silenzio e si immaginano storie, storie che spesso sono affascinanti, nostalgiche e tristemente romantiche. Uno dei momenti in cui mi piace molto osservare la gente, è quando sono seduto in attesa in un aeroporto, tutta quella frenesia, quei sorrisi, quelle facce preoccupate, quegli occhi tristi, quello è il non plus ultra, immaginare le persone che partono alla ricerca dell'avventura, o magari per scappare da una storia difficile o ancora per ritornare da un grande amore. Ricordo che durante uno dei miei viaggi di lavoro, all'aeroporto di Tel-Aviv ero li che aspettavo di riprendere il bagaglio, al di la del nastro c'era un ragazzo molto giovane, avrà avuto al massimo 25 anni, indossava un'uniforme militare, anche lui era in attesa, tra le mani stringeva una rosa e sulle labbra tratteneva un sorriso, era semplice, e dalle sue movenze, dalle sue espressioni era palese che fosse felice. Una volta preso il bagaglio mi sono avviato verso l'uscita e un po' per caso, un po' volutamente, mi sono ritrovato dietro al soldato con il fiore. Una volta guadagnata l'uscita ad attenderlo c'era una ragazza, altrettanto giovane come lo era lui, appena i loro sguardi si sono incrociati, i loro corpi sono andati incontro l'uno all'altra abbracciandosi con gli occhi di lei che si lasciarono sfuggire una lacrima. Beh devo ammettere che mi sono commosso, ero felice e triste allo stesso tempo, felice perchè sempre e comunque la visione di qualcuno che si ama è qualcosa di fantastico, triste perchè ero appena arrivato ma la nostalgia di casa, del mio amore era già forte.
Come disse Bukowski "Le persone sono il più grande spettacolo che il mondo ha da offrirci, e non si paga il biglietto!" mai frase è stata più vera.
E poi diciamocelo, in fondo in fondo, siamo tutti un po' guardoni!