mercoledì 8 luglio 2015

Concerti 2.0

Che i tempi siano cambiati non c’è dubbio, e questo lo si evince da moltissime cose, dal modo di vestirsi, da come ci si relaziona con le persone, da cosa si mangia, da come ci si diverte, da come si fa l’amore. Ogni giorno nelle nostre vite è in atto un piccolo cambiamento, qualcosa si trasforma, e con il tempo ci si rende conto che alcune cose sono andate irrimediabilmente perse senza nemmeno che ce ne accorgessimo.
Tra questi cambiamenti, c’è stato anche il modo di assistere ai concerti. Prima di tutto c’è da dire che la musica si è notevolmente trasformata, chitarre, bassi, amplificatori, batterie, pianoforti, sax, trombe, sono stati sostituiti da un unico strumento multifunzionale, il computer.
I suoni campionati nella musica moderna hanno preso il sopravvento, e questa cosa è terrificante per gli amanti dei suoni veri. Ora, non voglio fare come facevano i miei nonni quando ricordavano con malinconia le belle canzoni di una volta, ma qui stiamo parlando di musica fatta da persone, che mettevano nei pezzi cuore e anima e musica fatta da una macchina, e credo che la differenza sia sostanziale.
Detto questo, per tornare ai concerti, qualche giorno fa, ho preso i biglietti per un mostro sacro del Rock, Slash, un animale da palcoscenico, un vero musicista, insomma una sicurezza. Arrivato all’ippodromo delle capannelle, dopo aver scolato qualche birra (cosa che fa molto Rock) mi piazzo davanti al palco ad una distanza ragionevole, con una bella visuale. Gruppo di apertura i Rival Sons, band Californiana devo dire niente male, con un bel tiro, e un bel modo di tenere il palco, finito il loro show, tempo di allestire il palco e le luci si spengono………… La cosa che mi è saltata subito all’occhio è stato il mare di schermi di smartphone, ipad e macchinette fotografiche che hanno inondato il parterre, uno spettacolo ai limiti della fantascienza, che mi ha fatto fare un pensiero da vecchio dinosauro, “I tempi sono davvero cambiati”.
Ricordo quando allo spegnersi delle luci cresceva l’adrenalina, le mani si alzavano al cielo, ci si accalcava sotto il palco. Bei tempi. Ora invece si cerca la messa a fuoco e l’inquadratura migliore,nel frattempo si pensa già alla frase da postare insieme alla foto/video da caricare su FB. Non nego che durante il concerto qualche foto/video l’ho fatto anch’io e soprattutto non sto assolutamente criticando chi compie tale gesto, è solamente una nostalgica constatazione di quanto la tecnologia stia rimpiazzando ogni emozione, di come stia prendendo il sopravvento nelle nostre, vite, di come non ci stia facendo godere più il momento.
Purtroppo il futuro è sempre stato sinonimo di progresso, e il progresso porta a questo, prima auspichiamo in un cambiamento, e quando il cambiamento avviene rimpiangiamo il passato, noi essere umani siamo fatti così d'altronde, nostalgici ed incoerenti.
Per inciso, il concerto è stato a dir poco fantastico, Myles Kennedy è fenomenale, la band è adrenalinica e Slash è semplicemente Dio.

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